Lunedì.
Ho concluso il capitolo che parlava di Sonia Delauny. Nella storia che andrò a raccontare sarà una maestra a presentarla ad Alina (il nome di quella che dovrebbe essere la protagonista). Nelle storie spesso c’è un luogo, un ambiente, una persona, un qualcosa di insolito, di fuori dalla norma, che è capace di “aprire una nuova stagione della vita”, di aprire delle crepe, dentro cui può infilarsi uno spiraglio di libertà. Quasi sempre sono maestre di arte o musica, come la signorina Edmunds in Un ponte per Terabithia. Ma non è matematico.
Martedì.
Una nonna ha compiuto gli anni. Mi sembra giusto celebrarla così: click.
Mercoledì.
Primo viaggio di treno per mio figlio più piccolo. Gli è piaciuto? Non so, ma ora chiede di andare in treno anche a fare la spesa. Un bambino, davanti a noi, ha fatto alzare la propria mamma dal sedile dicendole: “smamma”. Gli ho solo fatto notare che ha usato una S di troppo. E volte può essere un problema perché la S toglie, anzi sottrae. E presto ve lo mostrerò. Intanto ecco una ripresa del nostro viaggio in treno: ascoltate: click.
Giovedì.
In questo periodo mi vien voglia di dare un bel po’ di liscebusso! Ma non si può. Ecco perché: click. Venerdì.
Sempre mio figlio, quello del treno, a colazione mi ha chiesto di leggergli un libro. Solo che a due anni e mezzo è complicato pronunciare la R. Si passa per suoni strani. Così il libro è diventato libero. Deve aver conosciuto Rodari.
Weekend impegnativo, ma se avrò tempo, potrei guardare Il paradiso probabilmente.
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Categoria: Progetti