Lunedì.
Ray Bradbury, che è uno che ha scritto qualcosa, sostiene che è la quantità a rendere possibile la qualità. E niente, iniziamo male, in qualche modo, mi tocca lavorare.
Martedì.
Allora ho scritto qualcosa. E ancora una volta mi sono stupito di quanto sia misteriosa l’intuizione. Mi serviva un animale che spaventasse una delle bambine protagoniste. Da subito avevo pensato a un leone, ma poi, non so perchè, mi è venuto in mente l’orso bruno. E se cercate quale nazione ha come animale simbolo l’orso bruno e considerate il tema del libro (vedi post precedenti), potete capire perchè mi meraviglio.
Mercoledì.
Inizia la scuola. Quante matasse colorate dentro i cuori dei bambini, soprattutto di quelli “della prima volta”. Quante matasse colorate dentro i cuori dei genitori, soprattutto in quelli dei bambini “della prima volta”. E chissà come si possono sbrogliare certe matasse. Forse con le parole, forse con le carezze, forse con gli abbracci. Chissà.
In un altro mondo dovrebbe aver cominciato la scuola anche Bashir. Se ancora non lo conoscete, guardate qui: click.
Giovedì.
Ci sono giorni accartocciati che si fanno fatica a spiegare.
E allora bisogna affidarsi a chi sa usare bene le parole. Ascoltatele: click.
Venerdì.
Ero in debito con uno sgombro. Una sorprendente telefonata mi fa dire che è il giorno giusto per ripagarlo. Qualcuno si ricorda quella storia degli animali in posti strani? Eccovene un’altra: click.