Il mare che ho in testaè un posto profondo,ma spesso è in tempesta,che a pensarci sprofondo.Più che in tempesta,è sovraffollato,e ogni pensierosi sente stipato.Chi posso chiamareper toglier l’ingombro?Chi, se non lui,l’instancabile sgombro!? – Hai detto fesso?”– Ma no che hai capito,dicevo indefesso!– Ci sono scatole?Mi chiese poi preoccupato.– Tranquillo amico,non verrai catturato. E così inizia…